Roma: è di Damiana Natali la colonna sonora “Marconi, Sulle Ali del Mondo” dedicata a Guglielmo Marconi.
Il 29 Ottobre 2024 alle 18:00 presso l’Aula Magna dell’università Unimarconi a Roma l’evento speciale dedicato al grande genio italiano Guglielmo Marconi nel suo 150° anniversario della nascita.
Per l’occasione risuoneranno le note di Damiana Natali, direttrice d’orchestra e compositrice italiana, nella musica da Lei composta, dal titolo Marconi, sulle Ali del Mondo, quale colonna sonora per il docufilm di
presentazione, che verrà ascoltata in prima assoluta alla presenza della compositrice.
Al termine dell’evento inoltre la compositrice suonerà al pianoforte i temi della colonna sonora, esponendone l’ispirazione e le idee compositive, nel brano che vola “sospeso al di là del tempo e dello spazio”.
L’appuntamento importante è organizzato dall’università Unimarconi per i 20 anni di fondazione e dalla Famiglia Marconi con la presenza di notevoli autorità.
Sarà condotto dalla Dott.ssa Maria Antonietta Spadorcia – Vice Direttore TG2, con la collaborazione giornalistica e la regia del Dott. Sandro Sassoli, alla presenza della Principessa Elettra Marconi e del
Principe Guglielmo Giovanelli Marconi che interverranno nella serata.
Saranno inoltre presenti alla tavola rotonda il Dott. Alessio Acomanni – Presidente Unimarconi, il Min. Anna Maria Bernini – Ministro dell’Università e della Ricerca, la Sen. Lucia Borgonzoni – Sottosegretario al Ministero della Cultura, Prof. Marco Abate – Rettore Unimarconi, Dott.ssa Giulia Fortunato – Presidente Comitato Marconi150 e Fondazione Guglielmo Marconi, Prof. Corrado Maria Daclon – Segretario Generale Fondazione Italia, Prof. Matteo Martini – Associato di Fisica Sperimentale Unimarconi, Dott. Fabrizio Di Michele – Console Generale Italiano a New York, Prof. Fabio Finotti – Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a New York.
Per partecipare
comunicazione@unimarconi.it
Segue il comunicato stampa
APPROFONDIMENTI
Damiana Natali maestro d’orchestra e compositrice racconta come è andata. “Una grande emozione, non mi sembrava vero di dialogare proprio con la famiglia Marconi, la figlia Elettra e il nipote Guglielmo. Era come se avessi sentito la voce del Premio Nobel risuonarmi dentro. Ho pensato subito a qualcosa di alto, come le onde radio che volavano al di sopra con ali grandi quanto il mondo, una grande anima, profonda e leggera che voleva unire, non dividere.”
A cosa si è ispirata e da che idee musicali è partita? Al suo modo di vivere, i suoi valori e le sue scoperte. Ho letto che credeva nell’amore, nella tenacia, amava tanto il mare, e amava la musica e suonava il pianoforte, coglieva l’armonia e la bellezza del creato, che aveva una grande fede in Dio e con metteva a disposizione dell’umanità le sue scoperte per migliorarla. Una sua frase che mi ha colpito è stata: “Le mie invenzioni sono per salvare l’umanità, non per distruggerla”.
La composizione ha diversi temi musicali e sezioni collegate in continuità, che ripercorrono la vita di Marconi: il suo pensiero intuitivo rappresentato dagli archi legati e poi la sua ricerca continua nella musica creata con ribattuti incalzanti delle note, quasi punti e le linee dell’alfabeto morse o la radio-telegrafia, un intercalare in movimento, come avviene con le note, anch’ esse fatte di linee e punti. E poi le sue scoperte espresse con un tema che si carica di enfasi, una progressione armonica e una melodia che si espande, che arrivano al mondo e volano come grandi ali.
Infine si chiude con una coda, evanescente, a simboleggiare un grande che non è più qui con noi, e un tono malinconico, perché spesso usiamo i telefoni e tutte le sue scoperte senza ricordarci di chi le ha create, dandole per scontate, con noncuranza e non consapevolezza.
Quest’anno è anche l’anniversario del grande Puccini, li ha collegati? Sì, sommi entrambi, amici tra loro, appassionati e veri in quel che credevano e creavano, la cui folle tenacia e passione ha permesso alle
scoperte di Marconi di andare lontano e alla musica dirompente di Puccini di non avere confini. In fondo le onde radio e le note comunicano entrambe a distanza, con alfabeti minuti ma universali.
Ci lasci un suo personale pensiero….Ringrazio il giornalista ed amico Sandro Sassoli per avermi coinvolta a
rappresentare un così grande genio, che ha rivoluzionato le comunicazioni globali e ha aperto la strada alle moderne comunicazione wireless che hanno permesso alla musica di essere ascoltata su piattaforme digitali in tutto il mondo. Un grazie anche all’università UNIMARCONI, il primo ateneo telematico italiano.